La processionaria è un insetto lepidottero della famiglia dei taumatopeidi. E’ un parassita che colonizza pini e querce anche se può, occasionalmente, colpire anche i larici, i cedri, i noccioli, i castagni, i faggi, i carpini e le betulle, prediligendo le piante giovani, in media 2 - 5 anni.
L’adulto della processionaria è una falena (farfalla notturna) dall’aspetto innocuo, con ali larghe 3-4 cm, di colore grigio con delle striature marroni; queste falene compaiono da giugno ad agosto e non vivono più di un paio 2 giorni. Ogni femmina depone intorno alla base degli aghi di pino circa 2/300 uova, formando delle strutture dette “ovature” di color grigio argenteo.
Dopo 4-6 settimane nascono le larve che iniziano a rodere gli aghi creando danni anche notevoli alla pianta ospite. Durante le successive fasi di sviluppo le larve rimangono aggregate formando con una sottile ragnatela di fili dei nidi dapprima provvisori ed infine, generalmente da ottobre a dicembre, il nido invernale definitivo. Questo nido si trova nelle parti più apicali e soleggiate della pianta, è bianco argenteo e contiene da 150-200 larve a un migliaio.
A fine inverno, quando le temperature raggiungono intervalli di 10-20 gradi, le larve abbandonano i nidi e scendono al suolo per interrarsi e trasformarsi in crisalidi dalle quali dopo un tempo molto variabile che può durare da poche settimane a più anni, si schiuderanno le falene.
Le processionarie rimangono aggregate anche quando scendono dagli alberi, infatti si spostano quasi sempre disponendosi in lunghe file ordinate, peculiarità dalla quale deriva il nome. La loro pericolosità deriva dai peli urticanti sul dorso, il cui semplice contatto determina delle ustioni chimiche, non solo negli animali ma anche nell’uomo.
La lesione più frequentemente riscontrata nei nostri animali domestici e soprattutto nel cane è proprio l'ustione della lingua perché spesso si avvicinano incuriositi a quella insolita fila di bruchi pelosi che si muovono sul terreno, oppure perché inavvertitamente li pestano e si leccano la zampa, oppure perché semplicemente annusano il terreno dove si trovano gli insetti.
Da subito ci si rende conto che il cane appare molto infastidito, quasi spaventato, mastica a vuoto e produce molta saliva, tanto da colare dalla bocca e con le zampe gratta il muso per il gran fastidio. Se possibile, vanno indossati dei guanti usa e getta, perché il contratto con la processionaria o con i peli urticanti è irritante anche per noi, e va effettuato un lavaggio delicato, continuo e prolungato con acqua e bicarbonato (che neutralizza l’acidità della tossina) per allontanare il peli urticanti e la sostanza tossica in essi contenuta.
Per questo motivo si consiglia a tutti i proprietari di cani di portare con sé guanti usa e getta e una bottiglietta di acqua con bicarbonato di sodio sciolto all’interno durante le passeggiate nel periodo di presenza della processionaria.
Dopo il primo soccorso è sempre necessario portare il cane al più presto possibile dal vostro veterinario di fiducia o ad un pronto soccorso veterinario, dove verrà messa in atto una terapia medica e di supporto per alleviare il dolore e limitare il più possibile i danni che possono essere anche permanenti o nella peggiore delle ipotesi anche letali, con la perdita di porzioni più o meno ampie della lingua o delle zone venute a contatto con la processionaria.
Dott. Serena Forner
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