STERILIZZAZIONE .. PERCHE’ E’ IMPORTANTE?
Con il termine “sterilizzazione” indichiamo generalmente 3 tipi diversi di intervento:
- Rimozione dei testicoli (orchiectomia)
- Rimozione delle ovaie (ovariectomia)
- Rimozione di ovaie e utero (ovarioisterectomia)
La sterilizzazione è sicuramente importante nell’ottica della lotta al randagismo, al fine di evitare la
riproduzione incontrollata di cani liberi sul territorio, ma anche nell’ottica della prevenzione della comparsa
di patologie che interessano l’apparato riproduttore, sia maschile che femminile.
Per quanto riguarda la cagna femmina, in linea generale se ne consiglia la sterilizzazione almeno dopo aver
fatto il 1° calore se non il 2°, generalmente intorno all’anno di età, tenendo presente che le cagnoline di
taglia piccola tendono a svilupparsi più precocemente di quelle di taglia grande, per le quali può essere
necessario anche aspettare fino a 18 mesi o oltre.
Le gatte invece si sviluppano molto più rapidamente ed è possibile sterilizzarle già a partire dai 6 mesi di
età.
Le tecniche chirurgiche e i farmaci utilizzati per il controllo del dolore e per l’anestesia sono molto cambiati
nel corso degli anni, permettendo alla sterilizzazione di diventare un intervento eseguito in day hospital.
Potenziali effetti indesiderati legati alla sterilizzazione sono di due tipi: rallentamento del metabolismo e
incontinenza urinaria.
La diminuzione del metabolismo è un riscontro piuttosto comune ma assolutamente soggettivo: dopo
l’operazione alcune cagne e alcune gatte tendono ad ingrassare, altre invece rimangono assolutamente del
loro peso forma. In ogni caso, si tratta di una situazione assolutamente contrastabile con la diminuzione
delle razioni di cibo, con l’utilizzo di crocchette specifiche e con l’aumento dell’attività motoria.
L’incontinenza urinaria, che può essere transitoria o duratura, è invece una complicazione piuttosto rara ma
in questo caso, comunque, esiste una terapia.
La castrazione chirurgica del cane maschio prende il nome di orchiectomia e consiste nella rimozione delle
gonadi maschili, i testicoli, sede di produzione del testosterone e degli spermatozoi. La castrazione
farmacologica (detta anche “chimica”) è invece una castrazione temporanea che consiste in un impianto
sottocutaneo contenente al suo interno un principio attivo, che viene rilasciato ed assorbito dall’organismo,
iniziando ad avere effetto dopo una o due dall’inserimento, inibendo la sintesi di testosterone.
Sull’età corretta per effettuare questa procedura nel cane maschio, la comunità scientifica raccomanda di
aspettare il momento in cui il cane raggiunge la maturità sessuale.
Grazie alla castrazione il cane maschio evita di contrarre malattie sessualmente trasmissibili, previene
problemi agli organi dell’apparato riproduttore, riduce gli episodi di aggressione in caso di presenza di
femmine in calore e alcuni soggetti diventano più docili e socievoli. In alcuni soggetti però a livello
comportamentale la castrazione potrebbe risultare peggiorativa, motivo per cui ci si rivolge a un veterinario
esperto di comportamento.
Come per le femmine, la tendenza a ingrassare è soggettiva e controllabile con una alimentazione mirata.