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Perché sterilizzare?

martedì 26 novembre 2024

STERILIZZAZIONE .. PERCHE’ E’ IMPORTANTE?

Con il termine “sterilizzazione” indichiamo generalmente 3 tipi diversi di intervento:

- Rimozione dei testicoli (orchiectomia)

- Rimozione delle ovaie (ovariectomia)

- Rimozione di ovaie e utero (ovarioisterectomia)

La sterilizzazione è sicuramente importante nell’ottica della lotta al randagismo, al fine di evitare la

riproduzione incontrollata di cani liberi sul territorio, ma anche nell’ottica della prevenzione della comparsa

di patologie che interessano l’apparato riproduttore, sia maschile che femminile.

Per quanto riguarda la cagna femmina, in linea generale se ne consiglia la sterilizzazione almeno dopo aver

fatto il 1° calore se non il 2°, generalmente intorno all’anno di età, tenendo presente che le cagnoline di

taglia piccola tendono a svilupparsi più precocemente di quelle di taglia grande, per le quali può essere

necessario anche aspettare fino a 18 mesi o oltre.

Le gatte invece si sviluppano molto più rapidamente ed è possibile sterilizzarle già a partire dai 6 mesi di

età.

Le tecniche chirurgiche e i farmaci utilizzati per il controllo del dolore e per l’anestesia sono molto cambiati

nel corso degli anni, permettendo alla sterilizzazione di diventare un intervento eseguito in day hospital.

Potenziali effetti indesiderati legati alla sterilizzazione sono di due tipi: rallentamento del metabolismo e

incontinenza urinaria.

La diminuzione del metabolismo è un riscontro piuttosto comune ma assolutamente soggettivo: dopo

l’operazione alcune cagne e alcune gatte tendono ad ingrassare, altre invece rimangono assolutamente del

loro peso forma. In ogni caso, si tratta di una situazione assolutamente contrastabile con la diminuzione

delle razioni di cibo, con l’utilizzo di crocchette specifiche e con l’aumento dell’attività motoria.

L’incontinenza urinaria, che può essere transitoria o duratura, è invece una complicazione piuttosto rara ma

in questo caso, comunque, esiste una terapia.

La castrazione chirurgica del cane maschio prende il nome di orchiectomia e consiste nella rimozione delle

gonadi maschili, i testicoli, sede di produzione del testosterone e degli spermatozoi. La castrazione

farmacologica (detta anche “chimica”) è invece una castrazione temporanea che consiste in un impianto

sottocutaneo contenente al suo interno un principio attivo, che viene rilasciato ed assorbito dall’organismo,

iniziando ad avere effetto dopo una o due dall’inserimento, inibendo la sintesi di testosterone.

Sull’età corretta per effettuare questa procedura nel cane maschio, la comunità scientifica raccomanda di

aspettare il momento in cui il cane raggiunge la maturità sessuale.

Grazie alla castrazione il cane maschio evita di contrarre malattie sessualmente trasmissibili, previene

problemi agli organi dell’apparato riproduttore, riduce gli episodi di aggressione in caso di presenza di

femmine in calore e alcuni soggetti diventano più docili e socievoli. In alcuni soggetti però a livello

comportamentale la castrazione potrebbe risultare peggiorativa, motivo per cui ci si rivolge a un veterinario

esperto di comportamento.

Come per le femmine, la tendenza a ingrassare è soggettiva e controllabile con una alimentazione mirata.

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